Per noi che l'amiamo, Jeanne Moreau è uno degli altri nomi della pellicola, possibilmente in bianco e nero, perché è così che il cinema si è meglio impresso nel nostro immaginario, raccontandoci il riflesso della vita.
Qualsiasi cosa accadrà nel mondo, lei rimarrà per sempre la bellissima Kate che corre vestita da uomo e che farebbe di tutto per battere i due amici antagonisti.
Per quanto mi riguarda, nessun'altra pellicola ha saputo raccontare meglio quei momenti di pura spensieratezza che accadono fra una cosa terribile e l'altra.
Jeanne raccontava in un'intervista, che le è capitato spesso di essere riconosciuta per strada da perfetti estranei di ogni età e nazione per quel meraviglioso film, che senza esitare l'abbracciavano e le dicevano "merci", e se mai l'avessi incontrata, sarei stata una di loro.
Bella da rimanere male quando era giovane, anche se il meglio della sua bellezza l'ha mostrato da grande, lasciandosi invecchiare con la serenità delle persone che non temono il tempo e che certi ruoli li hanno "recitati" anche nella vita reale.
Qui di seguito un pensiero di François Truffaut per Jeanne.
"Jeanne emana una sorta di autorevolezza morale. E' molto fisica, molto carnale, ma non trasmette alcuna lascivia sullo schermo. E' come l'amore, non come il libertinaggio. Conoscendola, si scoprono in lei qualità maschili quanto femminili che vanno al di là dei ragionamenti laboriosi degli uomini e della civetteria delle donne"
Parigi, 23 gennaio 1928
Parigi, 31 luglio 2017
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